Ma ora passiamo alle mie letture, per cominciare parlerei del volume numero 5 di "The Walkind Dead", da notare che non mi sto riferendo all'edizione con i volumi giganti, ma quella in formato "Bonelli" da 2,90 € che contiene un po' meno numeri.
Ho deciso di iniziare questa serie, come tanti, dopo il successo della serie televisiva che ha intrapreso l'arduo compito di trasportare il mondo apocalittico degli zombi dal grande al piccolo schermo. A differenza di molti fumetti sugli zombi, questo non si incentra sulla sola sopravvivenza di un gruppo di persone durante un'invasione, ma di una vera e propria vita in un mondo infestato da zombi, di come le persone cambiano a dover regredire ai tempi in cui l'unica cosa importante alla fine giornata era l'essere ancora vivi. Il protagonista è Rick, un poliziotto alle prime armi e in questo volume si è finalmente trasferito nella prigione con sua moglie, suo figlio e un piccolo gruppo di sopravvissuti. I problemi non vengono solo dai morti viventi, ma anche dai carcerati che sono dentro alla prigione, uno di essi infatti, si è rivelato essere un maniaco omicida ed ha già ucciso due figlie di Hershel, il fattore appena trasferito e sta anche per uccidere Andrea, ma quest'ultima, anche se ferita, fugge e Rick preso dalla rabbia di non essere riuscito a proteggere le due figlie di Hershel, picchia quasi a morte il maniaco. Poco dopo il maniaco viene preso a pistolettate da Maggie, l'altra figlia di Hershel e ragazza di Glenn. Fa la sua entrata in scena anche Michonne che dopo aver salvato Otis, entra a far parte del gruppo.
Molte sono le differenza con la serie televisa e non c'è assolutamente paragone, purtroppo non tutto quello che è dentro a questo fumetto è adattabile in video e si perdono molte sfaccettature che l'autore, Robert Kirkman, autore di altre Zombie Series come "Marvel Zombie", voleva mostrare sui personaggi protagonisti, come ad esempio la decisione di Rick di condannare a morte il maniaco nonostante l'opposizione di Lori, sua moglie. Un volume interessante e degno di nota. L'entrata in scena di Michonne è un po' meno cinematografica rispetto al telefilm, ma d'altronde rispecchia una realtà: non sempre le new entry fanno le loro entrate in scena in modo spettacolare, ma avviene sempre tutto per caso.
"Sun Ken Rock" è un altro di quei manga che apprezzo veramente tanto per la sua grafica e anche le scelte narrative sono ottime, anche se alle volte, l'autore cade un po' nel ridicolo con alcune situazioni un po' erotiche (che fanno solo un po' male alla trama e molto bene agli occhi ;P). Purtroppo questo volume 15 è un po' corto, dato che ospita pure una storia Sci-Fi su un personaggio secondario, Piccone. In "Sun Ken Rock" 15 finalmente Ken decide di scontrarsi contro il lottatore di strada Ban Puhm Kim, ma solo per una dimostrazione di forza, perché deciderà poi di proporre una tregua per distruggere insieme il gruppo che ha fatto rapire Yumin. La mini-storia di Piccone invece si chiama "Dango-Knight" e parla di quando Piccone è arrivato a Seoul, ma dopo poco si trasforma in una battaglia assurda contro delle donne scarafaggio e lui, dopo aver trovato una bizzarra armatura, deve sconfiggerle scagliandoli addosso del Dango, in una maniera molto ambigua.
Il manga gasa una marea come al solito, grandi tavole disegnate superbamente e la storia di Piccone fa ridere ed è un piacere per gli occhi dei maschietti. Anche la copertina sembra un riferimento al videogame "God of War" e l'ho apprezzata molto anche se non sono un grande fan della serie.
Ma ora passiamo dalla carta al video:
La 7^ puntata della 2^ stagione di "American Horror Story" ha come tema l'angelo della morte, rappresentato dalla versione vecchia (magari fosse stata quella giovane :P) della cameriera della prima stagione. Come dicevo, il tema è l'angelo della morte che fa visita alle persone che meditano o desiderano la propria morte e gli fa dono del suo bacio e del riposo eterno. Le situazioni sono molte, difatti la prima vittima dell'angelo un ragazzo dentro al manicomio che sente le voci nella sua testa che lo intimano all'andarsene con una fine gloriosa come quella del suicidio. Dopo fa visita alla povera Grace che sta per morire dissanguata per colpa dell'asportazione mal riuscita dei suoi organi riproduttivi, ma le suore del manicomio la salvano, più tardi però riceverà comunque il bacio dopo essersi beccata una pallottola per proteggere Kit che era ritornato nel manicomio per prenderla e fuggire con lei. Bacia anche il povero detective privato, assunto dall'ormai ex-suora Jude che prima di farsi baciare pure lei, decide di andare a confessare ai genitori della bambina investita, la sua colpevolezza, ma quando arriva da loro, scopre che la ragazza è ancora viva e si era solo rotta qualche osso in quell'incidente, i sensi di colpa sembrano svanire in Jude che non confessa il suo crimine, ma i genitori della bambina dicono di aver condannato comunque il pirata della strada che l'ha investita. L'ultima visita dell'angelo la fa a Lana che rifiuta il suo bacio e riesce a fuggire dalla stanza delle torture del Dr. Oliver Thredson. Purtroppo l'uomo che gli da un passaggio in macchina riceve anch'esso una visita inaspettata dall'angelo della morte suicidandosi con un colpo in bocca mentre guidava. Lana dopo l'incidente si risveglia di nuovo nel manicomio.
Questo telefilm ha il più grande gruppo di personaggi sfigati della storia. La povera Lana, dopo un piccolo colpo di fortuna riesce a fuggire da quel matto di Bloody Face solo per ritrovarsi al manicomio per colpa di un povero esaurito, questo telefilm fa veramente star male. La trama però non fa che infittirsi e migliorare ad ogni puntata e questa stagione è sicuramente migliore della prima sotto ogni aspetto, un po' perché non vado matto per le case infestate come trama di base, ma anche per il fatto che il manicomio è una delle ambientazioni più grottesche esistenti, soprattutto se è situato nel periodo temporale degli anni 60, se ha una scuola posseduta dal diavolo e se ha un dottore ex-nazista.
Parlando di una serie un po' più allegra, "Mario" mi ha entusiasmato e divertito parecchio ed è sicuramente una boccata di aria fresca rispetto alle serie e i reality trasmessi da MTV in quest'ultimo periodo. Purtroppo questi ultimi due episodi non mi hanno divertito per nulla. Probabilmente perché non c'era la rubrica del "Morto della settimana in HD" e neanche la rubrica sulle malattie che sono fra le mie preferite. Ho riso soltanto alle due pubblicità "Cappelli" e "Pastol" e a qualche battuta dei fratelli Peluria. Purtroppo il resto della trama era piuttosto prevedibile e scontato e quindi mi sono sentito un po' tradito da questa serie che stava andando abbastanza bene. Spero che con le prossime puntate si ripigli.
Con questo dovrei aver concluso le analisi sulle cose viste e lette negli ultimi giorni. Spero vi possano essere d'aiuto e se avete domande, non esitate a commentare :) Con "Down the Road - C2C", vi saluto !
Gnom !
Ewil.
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